GLI ATTORI ISTITUZIONALI IN TICINO
- Commissione cantonale per l’integrazione degli stranieri (CIS)
- Centro di consulenza e informazione (CCI)
- Ufficio della Migrazione
- Ufficio Sostegno sociale e inserimento
- Delegato cantonale all’integrazione degli stranieri
- Servizio per l’aiuto alle vittime di reati
- Programma federale di lotta ai matrimoni forzati
- Ufficio dell’aiuto e della protezione
- Dicastero integrazione e informazione sociale Lugano
Dipartimento delle Istituzioni / Ufficio della migrazione
L’Ufficio della migrazione è chiamato ad applicare le varie leggi e disposizioni federali concernenti gli stranieri che risiedono/intendono risiedere o lavorano/intendono lavorare nel Cantone Ticino. Ad esso compete il rilascio, il rinnovo e la modifica di tutti i generi di permessi o autorizzazioni riguardanti gli stranieri come pure le eventuali decisioni negative.
I richiedenti asilo possono giungere in Ticino attraverso due canali: in maniera non conforme alle norme vigenti oppure per ricongiungimenti famigliari (visti umanitari).
L’UFM (Ufficio Federale Migrazione) effettua una prima “scelta” tra i richiedenti l’asilo e una parte è ripartita tra i diversi cantoni. Il Ticino accoglie il 3.4% circa delle domande complessive. Di questa percentuale di richiedenti l’asilo individuati dall’UFM, il Cantone deve occuparsi in termini di sostentamento e salute.
Dopo un iniziale periodo d’obbligo di soggiorno in un Centro di registrazione e l’attribuzione ad un Cantone, i richiedenti l’asilo trovano immediata ospitalità in un Centro di accoglienza la cui gestione è stata attribuita alla Croce Rossa Svizzera. Su indicazione degli operatori sociali di dette strutture collettive, i richiedenti possono successivamente essere collocati in appartamenti individuali. Da questo momento l’Ufficio del sostegno sociale e dell’inserimento (USSI) assume la competenza per l’aiuto finanziario corrispondente al sostentamento, alle spese di alloggio ed a quelle della salute. Le spese nel campo dell’asilo sono rimborsate forfettariamente dalla Confederazione.
L’obiettivo dell’ufficio cantonale è di essere efficace ed efficiente, ed utilizzare le risorse in modo oculato.
Delegato cantonale all’Integrazione degli stranieri e prevenzione della discriminazione
Il promovimento dell’integrazione degli stranieri e la prevenzione è fissato nell’art. 2, lettera d) della Legge di applicazione alla legislazione federale in materia di persone straniere (dell’8 giugno 1998) e trova la sua applicazione concreta nel Regolamento della Commissione cantonale per l’integrazione degli stranieri (CIS) del 4 ottobre 2011. Da parte sua il Cantone ha predisposto la seguente organizzazione: ha istituito la figura del Delegato all’integrazione degli stranieri e ha costituito la CIS (Commissione internazionale per l’integrazione degli stranieri), i cui attuali membri sono stati nominati il 13 dicembre 2011.
L’Ufficio del Delegato ha, in seno alla CIS, funzione di segretariato, con compiti organizzativi e di coordinamento.
La Commissione cantonale per l’integrazione degli stranieri (CIS) è stata istituita con la risoluzione del Consiglio di Stato il 4 ottobre 2011.
L’ufficio delegato per l’integrazione degli stranieri è un ufficio particolare, poiché è federale e cantonale. Amministra su richiesta e su mandato della Confederazione. Lo scopo è di mettere in pratica i principi delle pratiche d’integrazione e, di conseguenza, rappresenta un livello operativa. La Commissione in Ticino, a differenza di altri Cantoni, è prettamente consultiva, ovvero, un insieme di persone rappresentative della realtà che fanno da interfaccia tra il Consiglio di Stato e il territorio e viceversa. In caso di problemi la Commissione può proporre al Consiglio di Stato delle soluzioni. D’altro canto, è il Consiglio di Stato stesso che identifica il problema e chiede alla Commissione di portare il proprio giudizio.
Il Programma d’integrazione federale è strutturato in tre pilastri principali, tre tematiche che in parte riprendono i progetti già attuali e sono: l’informazione e la consulenza, la formazione e il lavoro, l’integrazione sociale e la comprensione. L’integrazione spetta alle strutture ordinarie, ovvero al mondo del lavoro e alla scuola.
Il PIC ha sviluppato 19 misure che saranno portate avanti, in parte dall’ufficio e in parte dagli attori che agiscono sul territorio. I Comuni hanno il ruolo più importante perché il Comune è il principale attore e responsabile dell’integrazione.
Un ruolo importante lo ricopre anche la SUPSI. I Dipartimenti dei Cantoni, soprattutto il DSS, è fondamentale per i progetti della prima infanzia e per i progetti legati all’integrazione lavorativa. Altri partner sono chi, già oggi offre dei corsi di lingua. Sono presenti anche le Associazioni degli stranieri.